Sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, come sappiamo ormai
tutti, occorre che si esprima la Giunta per
le autorizzazioni del Senato, in quanto Silvio Berlusconi è un
parlamentare. Il Partito Democratico ha finora affermato di voler votare a
favore della decadenza, ma non si dimentica che appena sei mesi fa, cento democratici tradirono gli accordi del
partito per votare un Presidente della Repubblica diverso da quello che si era
deciso di votare.
Per evitare di ripetere una sgradevole sorpresa come questa, stavolta si
chiede ai democratici in giunta di essere trasparenti
e dichiarare pubblicamente le loro
intenzioni al momento del voto. Lo devono a molti italiani che si sentono
traditi dalla recente condotta di questo partito e a tutti quelli che vogliono
che sia rispettata una sentenza giudiziaria regolarmente emessa a carico del
maggior responsabile del declino morale, civile, economico e culturale di
questo meraviglioso paese.
Ecco il testo della petizione, lanciata da Andrea Ferrari e che potete votare tutti al link in fondo.
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Tra qualche settimana si riunirà la
Giunta per le autorizzazioni a procedere per definire la possibile decadenza
dagli incarichi parlamentari di Silvio Berlusconi. Una vicenda che rischia
ancora una volta di spaccare il Partito Democratico. Il grave rischio è di
ripetere il “pasticcio” della vicenda
dell’elezione del Presidente della Repubblica quando oltre cento
parlamentari, nel segreto dell’urna, votarono
un Presidente differente da quello definito all’interno della Assemblea
Parlamentare poche ore prima.
La base del PD, quelli che tirano
avanti la baracca nei territori, i militanti sono rimasti disorientati.
In molti casi si è arrivati all’occupazione simbolica di alcune
federazioni e sezioni del partito.
È nato un movimento, occupy PD, che ha riscosso molto
successo tra i giovani del PD.
È stato un ennesimo strappo tra il
gruppo dirigente e i militanti che, ancora oggi, discutono con amarezza di
quella vicenda.
Oggi rischiamo di ripetere quella storia, di rivedere quel film di “complicità” con il centro-destra che
ha radici antiche fin dai tempi della bicamerale.
A parole infatti il PD sembra
annunciare che voterà per la decadenza di Silvio Berlusconi, ma nei fatti cosa
farà? La decisione è chiaramente politica ma il voto nella Giunta per le
autorizzazioni è affidata ad ogni singolo parlamentare che, come recita la
Costituzione, è libero e senza vincoli di mandato, ovvero dovrebbe decidere secondo la propria coscienza.
Il PD è rappresentato da Felice Casson, Stefania Pezzopane, Isabella
De Monte, Rosanna Filippin, Doris lomoro, Claudio Moscardelli e Giorgio
Pagliari.
A loro vogliamo chiedere con chiarezza
cosa voteranno in commissione e di spiegare il motivo della loro scelta con
estrema chiarezza e senza usare un
linguaggio criptico o “politichese”.
Ne abbiamo bisogno per trasparenza e forse per ridare un senso
allo stare insieme in un grande partito democratico in cui il processo
decisionale è coerente con ciò che viene pubblicamente dichiarato.
Pubblicheremo
le vostre risposte ma con altrettanta chiarezza denunceremo ogni non risposta, ogni
timidezza a fornire una indicazione interlocutoria o poco chiara.
Andrea Ferrari – PD, LODI
andrea.ferrari.lodi@gmail.com
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