Tempo fa Sapere audeo si è occupato di Telegram, l’app dedicata alle chat e alla condivisione di file che rappresenta il maggior concorrente di WhatsApp. Ho provato a illustrare i principali punti di forza di questa app e la sua superiorità rispetto a WhatsApp in fatto di ricchezza funzionale, velocità e tutela della privacy.
Alcuni mesi sono passati da allora ed è tempo di aggiornare il discorso segnalando l’introduzione di una nuova interessantissima funzione. Telegram ha introdotto un cloud personale per l’utente.
Per chi non lo sapesse il cloud (letteralmente “nuvola” in inglese) è semplicemente uno spazio online su cui si possono conservare dei file di vario tipo: esempi famosi di cloud sono Google Drive, OneDrive, Mega... È come lo spazio che si ha sull’hard disk fisico del proprio pc o smartphone, solo che nel caso del cloud lo spazio non è fisico ma è online, in internet ed è associato solo all’utente.
Ogni utente di Telegram può accedere a questo spazio personale dalla schermata di Telegram. La schermata varia leggermente a seconda della piattaforma in uso: ad esempio su Android si accede cliccando sull’icona della nuvoletta accanto alla propria foto del pannello delle opzioni a sinistra, mentre su Windows Phone c'è una voce apposita in “Contatti” chiamata “Il tuo archivio cloud”.
Accesso al cloud personale di Telegram da Android. |
Accesso al cloud personale di Telegram da Windows Phone. |
Lo spazio del cloud è strutturato sotto forma di una normalissima chat, esattamente uguale a quelle che si creano con altri utenti; la sola differenza è che la chat è tra l’utente e se stesso. Questo vuol dire che sulla chat possono essere inoltrati messaggi che si vogliono conservare, link importanti, foto, video, documenti... Nessun altro può avere accesso a questo spazio tranne l’utente stesso, che così avrà sempre a disposizione ciò che gli serve. E se si formatta lo smartphone o si reinstalla Telegram su un altro dispositivo i contenuti del cloud restano inalterati, in quanto tutto il sistema è basato su cloud e i dati dell’utente sono associati all’account Telegram creato.
Con questa novità Telegram si riconferma un’app eccellente nel campo della messaggistica e della condivisione dei file e ne fa un’app perfetta perfino per lavorare. Secondo il modesto parere del sottoscritto è nettamente superiore alla “filosofia” di WhatsApp e dovrebbe soppiantare quest’ultima, o al massimo affiancarla.
P.S. Per ulteriori info su Telegram è possibile consultare la pagina (anche in italiano) delle FAQ di Telegram sul sito ufficiale.