Io non amo i tuttologi: finiscono sempre per rivelarsi marionette sapientoidi che si limitano a sapere di tutto un poco, ma nulla veramente bene; gente degna forse di partecipare solo a banali quiz show televisivi. Timeo hominem unius libri, temo colui che conosce un libro solo. Perché se ne conosce uno solo deve per forza conoscerlo bene.
Ebbene, Dario Fo sfuggiva a questa regola. Come un moderno Leonardo da Vinci, questo artista-intellettuale, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1997, era attore, regista, pittore, scrittore e anche attivista. E non sapeva un po’ di tutto, ma un bel po’ di tutto questo. Un artista a tutto tondo, quindi, che non ha usato l’arte fine a se stessa, ma l’ha messa a disposizione della gente e ha usato anche la sua stessa persona per l’impegno sociale (ci ha messo la faccia, come si dice oggi).
Drammaturgo laico e ateo, fautore della liberazione dagli schemi nel mondo del teatro e marito di Franca Rame, anch’ella attrice impegnata, ci ha lasciato ben più di Mistero buffo (capolavoro!). È uno di quelli che lasciano una “morale”; e l’ha lasciata col suo stile e con le sue idee, con la forma oltre che con il contenuto.
A dimostrazione di ciò voglio condividere il ricordo più bello che ho di Dario Fo, che non è però una scena di un suo spettacolo, bensì un pezzo di un’intervista. Era il 2001 e Dario era ospite di Daniele Luttazzi (anch’egli attore e comico e uomo di satira) nel programma Satyricon: tra i vari temi trattati ne emerge uno, nobilissimo e molto educativo, ovvero la differenza tra satira e sfottò. Attenzione a distinguere la satira dallo sfottò, dice Dario: la satira mette un punto di vista morale e serve a denunciare, essa diverte e nello stesso tempo informa e insegna, mentre lo sfottò è presa in giro fine a se stessa, serve a svagarsi ma non educa, non consegna nulla al pubblico, non forma, non rende migliori.
Voglio lasciare lo stralcio di questa intervista in cui si parla di questo perché per me è questa l’eredità più grande di Dario Fo: educare tramite l’arte. Il che ne fa secondo me un artista nel senso più pieno del termine.
Grazie, Dario!
Scrivi pure figliolo se ciò ti fa stare bene.
RispondiEliminaIl Signore ti perdonerà.
Su questo post ho dovuto eliminare molti commenti di spam molto strani e volgari, ma questo mi incuriosisce più di tutti: per cosa dovrebbe perdonarmi il Signore?
EliminaMASSONE DI MERDA ANIELLO CALABRESE, SEI UNA MERDA A CANCELLARE LE RISPOSTE ALTRUI. QUESTO E' NAZISMO, BESTIA BASTARDA!
RispondiEliminaCancellerò sempre i tuoi commenti, perché non sono commenti. Un commento è un giudizio sull'articolo che si è letto, le tue sono invece volgari azioni di spam a base di volgarità e pedopornografia appesantite da decine di link e storie di presunti omosessuali-nazisti-pedofili di cui non importa nulla a nessuno. Esistono delle regole di etichetta sul web e tu le violi continuamente, perciò continuerò a cancellare ogni tuo commento (e quelli derivanti da altri account di gente come te, sempre ammesso che non sia tu da account sempre diversi), perché il mio blog non è una bacheca per le tue diffamazioni e i tuoi deliri. Vogliamo vedere chi si stanca prima? Sono una persona molto paziente. E poi posso sempre segnalarti. Per il resto, hai mai pensato di trovarti un lavoro o comunque farti una vita?
EliminaP.S. Fatti vedere da uno bravo.