venerdì 6 settembre 2013

I Cinque Stelle e Ingroia sono gli unici difensori della Costituzione

     Quello che segue è un avviso a titolo informativo da parte di un’attivista che desidera informare i cittadini sul pericolo che stiamo tutti correndo a causa della riforma della Costituzione che questo governo ha voluto progettare per stravolgere la forma di governo del nostro paese a favore del presidenzialismo, che porterà il potere nelle mani di pochissime persone e uccidendo invece il pluralismo del confronto tipico della democrazia parlamentare, creata dai padri costituenti dopo la dittatura del fascismo.

Vorrei innanzitutto fare una premessa: quello che leggerete non è dettato da propagandismo politico fazioso; sono una movimentista e attivista del M5S e questa è semplicemente una notizia che, per senso civico e dovere di cronaca, cercherò di divulgare: oggi, 6 settembre, inizierà alla Camera la discussione sulla modifica dell’articolo 138 della Costituzione. Fra tre giorni, il 9, si voterà e poi si andrà di corsa in discussione al Senato: c’è urgenza di presidenzialismo.
Ricordate? Si tratta di quell’articolo “cassaforte” alla Costituzione stessa per il quale i parlamentari del M5S, nell’agosto scorso, “occuparono” il Parlamento con i loro interventi fiume, così da evitarne la modifica o l’abrogazione. La discussione fu rinviata a settembre; si evitò che il governo approvasse in quatto e quattro otto un provvedimento (come fa del resto per tutti i provvedimenti “scomodi” in votazione sempre durante il mese di agosto, quando i cittadini sono in vacanza) che avrebbe dato al partito di maggioranza la possibilità di mettere mano alla Costituzione e cambiarla a proprio piacimento. L’articolo 138 infatti dice che qualsiasi modifica alla Costituzione deve passare attraverso due votazioni a camere disgiunte e che tali modifiche possono essere approvate solo a maggioranza assoluta o se supportate da referendum popolare.
I padri della Costituzione forse avevano previsto che ci sarebbe stato, un giorno, questo miscuglio di destra e sinistra al governo dove ciascuno “tira per la giacca” l’altro per proprio tornaconto, e in base a questa previsione avevano redatto proprio l’articolo 138, per porlo a ‘sentinella’ della Costituzione che è senza ombra di dubbio ‘la più bella del mondo’.
E poi: ricordate i Saggi? Il comitato dei Saggi nominati dal presidente Napolitano, composto da persone non elette, un team con a capo Gaetano Quagliariello Pdl, ministro per le riforme costituzionali di questo governo per individuare gli articoli da modificare (io scommetterei proprio su quegli articoli che definiscono il tipo di presidenzialismo della nostra Repubblica). Il Parlamento e i cittadini non saranno portati a conoscenza dei cambiamenti che si vorranno apportare alla Costituzione, una volta abrogato l’articolo 138. Verranno quindi tagliati tutti i tempi dell’iter legislativo e verrà creato un comitato ristretto di soli 20 deputati e 20 senatori per “accelerare” il lavoro del Parlamento (a loro dire) mentre si sortirà l’effetto di imbavagliare le opposizioni impedendo loro di discutere insieme alla maggioranza delle rilevanti modifiche volute dal governo.
Nascosto dietro la necessità di una stabilità dell’esecutivo, ancora una volta c’è l’obiettivo finale di arrivare ad uno sgangherato presidenzialismo o semi-presidenzialismo ed accentrare il potere nelle mani di pochi, i soliti noti pochi. Ora non si creda che la politica sia tanto lontana dalla vita quotidiana dei cittadini: la Costituzione è la Carta che ha consentito al nostro Paese di tornare libero e democratico dopo anni di dittatura e difendere la Costituzione significa difendere i diritti di ogni cittadino libero.
 
Teresa Esposito
(Il grassetto è mio)

     Oltre ai Cinque Stelle, che hanno fatto slittare la discussione a settembre per dare il tempo ai cittadini di essere informati, anche Azione civile di Antonio Ingroia si è dato da fare e ha inaugurato, sempre oggi, a Roma un flash mob per informare i cittadini e protestare contro questo scempio della democrazia. Ecco il loro avviso lasciato sul sito di Azionecivile.

Comincia domani [oggi per chi legge] una tre giorni di straordinaria importanza per Azione Civile. Tre appuntamenti, tutti a Roma, in difesa della Costituzione poiché domani alla Camera riprende l’iter per la modifica dell’articolo 138.
 
Abbiamo organizzato dei flash mob nelle mattine di venerdì e sabato in luoghi romani simbolo delle istituzioni e la lettura di articoli della Carta. Nel pomeriggio di sabato proseguiremo con una manifestazione in Largo Santi Apostoli di cui siamo stati copromotori mentre domenica mattina concluderemo con la partecipazione e l’adesione di Azione Civile all’assemblea indetta al centro Frentani dalle ore 10 con la partecipazione, tra gli altri, di Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelski e Maurizio Landini.
 
Questo l’elenco dei luoghi dove saremo venerdì e sabato mattina:
 
VENERDÌ
Ore 11.30 Galleria Sordi
Ore 12 piazza Sant’Eustachio
Ore 12.30 Largo Argentina
Ore 13 piazza Navona
Ore 14 piazza del Popolo
 
SABATO
Ore 11 Piazza dei Cinquecento
Ore 11.30 stazione Termini
 
Maurizio Sansone


     E ora voglio fare una domanda a tutti gli italiani: sapendo come funzionano le cose in Italia, dove gli scandali di corruzione, peculato, abuso d’ufficio sono all’ordine del giorno, credete davvero che nel nostro paese, così malridotto dal punto di vista dell’onestà e della trasparenza della classe politica, sia prudente dare il potere nelle mani di pochi? Secondo voi è giusto per la nostra terra abbandonare il pluralismo democratico per dare ancora più potere a pochi disonesti? Chiedetevelo e regolatevi quando sarete chiamati in causa per difendere qualcosa.

 
Antonio Ingroia e i suoi militanti durante il flash mob in difesa della Costituzione a Roma

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