sabato 29 giugno 2013

Saluto a Margherita Hack, astrofisica e donna impegnata

     L’Italia perde un’altra perla del suo panorama scientifico. Dopo la scomparsa della Montalcini, muore poche ore fa (alle 4:30 di oggi 29 giugno) l’astrofisica di fama mondiale Margherita Hack. I problemi cardiaci di cui soffriva da tempo l’avrebbero costretta al ricovero, tenuto segreto, in ospedale, ma non è bastato: a 91 anni compiuti lo scorso 12 giugno, la scienziata delle stelle si addormentata un’ultima volta.
      Margherita Hack, classe 1922, fiorentina, si è distinta per una miriade di attività e pubblicazioni. La sua attività di studiosa degli astri l’ha consacrata alla fama in tutto il mondo: si occupava principalmente di spettroscopia stellare e per anni ha catalogato le stelle del cosmo, contribuendo inestimabilmente ad ampliare le conoscenze dell’astronomia, al punto che in suo onore è stato dato all’asteroide 1995 PC, scoperto dagli italiani Boattini e Tesi, il nome di 8558 Hack. Margherita era membro della Royal Astronomic Society, dell’Unione internazionale astronomi e dell’Accademia dei Lincei e nel suo curriculum figurano perfino collaborazioni con la NASA! Si è fregiata del merito di essere stata la prima donna italiana ad aver condotto un osservatorio astronomico: nel 1980 all’Università di Trieste fonda un istituto (poi dipartimento) di astronomia, che dirige per 10 anni, fino al 1990.
     Questa indomabile donna, che per decenni ha continuato imperterrita nel suo lavoro di ricerca, ha avuto un ruolo di prim’ordine nell’attività di divulgazione scientifica, attraverso le sue numerosissime opere in cui non ha mai disgiunto l’astrofisica vera e propria dall’uso culturale e spirituale che l’umano ne ha fatto nel tempo. Molti i titoli esemplificativo a questo proposito, come Il lungo racconto dell'origine. I grandi miti e le teorie con cui l'umanità ha spiegato l'universo, o La stella più lontana. Riflessioni su vita, etica e scienza.


     Ma Margherita è ricordata anche per il suo convinto ateismo. Non ha mai voluto credere in alcuna entità soprannaturale, non ha mai portato alcuna avversità ai credenti, di cui rispettava la fede, ma si è sempre schierata contro l’abuso del concetto di Dio per spiegare cose che sono invece oggetto dell’indagine scientifica umana e, ancora, ha sempre voluto sottolineare come il comune e spontaneo sentimento di fratellanza nella specie umana porta e deve portare al rispetto verso il prossimo senza che un’etica religiosa come quella cristiana possa imporcelo come una propria invenzione esclusiva. Per lei il messaggio del Cristianesimo è già perfettamente insito nella natura umana, dunque l’etica non è una concessione della religione, bensì una dotazione innata e un prodotto di una cultura laica, che non ha bisogno di inventarsi un dio per poterla giustificare.


     Le sue battaglie però non erano solo all’insegna dei numeri e dello studio. Ben altro è stato l’impegno di Margherita Hack: la scienziata si è infatti occupata di temi bioetici e di diritti. Era infatti favorevole al riconoscimento dei diritti per le coppie omosessuali e si è sempre detta un’accanita animalista (casa sua era popolata da un cane e ben otto gatti!) e, ovviamente, una fervente vegetariana. Parimenti si è schierata a favore dell’eutanasia, che riconosce come un diritto dell’individuo ed ha ovviamente sottoscritto il proprio testamento biologico.


     Politicamente la Hack è sempre stata vicina alla sinistra antifascista ed è nota a tutti la sua ferrea e dura avversione a Silvio Berlusconi e al berlusconismo. Margherita non è mai stata tenera nei confronti dei governi Berlusconi, di cui ha sempre denunciato l’incompetenza e la degenerazione morale e la corruzione dei costumi istituzionali.


     Non si contano i riconoscimenti che questa scienziata eccelsa e donna straordinaria ha avuto nella sua vita: cinque cittadinanze onorarie, medaglia d’oro ai benemeriti della scienza e della cultura, dama di gran croce all’Ordine al merito della Repubblica italiana, premio Accademia dei Lincei, premio cultura della Presidenza del Consiglio, personaggio gay dell’anno, presidente onorario dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti…


     Aveva conosciuto suo marito 80 anni fa ed è rimasta sposata con lui per ben 7 decadi. Ora si parla del suo ricongiungimento con le stelle, che tanto ha osservato in vita e qualcuno la immagina giocosamente davanti a Dio cercando di convincerlo a diventare ateo. Dovunque lei sia, grazie per ciò che ha fatto.






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