domenica 3 febbraio 2013

L’ABC della dittatura finanziaria europea spiegata da Mario Monti


     Perché esiste la crisi? Perché esistono le crisi? Perché le crisi ci sono nonostante ci si possa avvalere della consulenza di milioni di professionisti esperti delle dinamiche storico-politico-socio-economiche? Sono domande che interessano molto di questi tempi. Quando in Italia l’ultimo governo Berlusconi fu costretto ad ammettere che la crisi era arrivata anche da noi, entrò in scena Mario Monti, messia tecnocratico che da subito (dai più informati) fu additato come soggetto pericoloso per la nostra economia e la nostra politica. Sarà il governo delle banche, si sentiva dire. Ma i più ignoravano, tutti presi dalla preoccupazione di questo virus influenzale della crisi economica, che però era anche già nato nel nostro stesso paese senza che noi volessimo accorgercene, anche a causa di un governo che ha fatto di tutto per ignorarne i segnali in modo da rimandare il problema il più avanti possibile.
     Oggi il signor Monti, dopo un anno di politica all’insegna della più totale noncuranza dei veri bisogni del paese e della più sfacciata dittatura finanziaria dei poteri economici extranazionali, si ripresenta come candidato premier alle elezioni in via ufficiale. E molti sono i suoi sostenitori, nonostante i deludenti risultati dell’operato del suo governo.
     Ebbene, esiste una storia: che Mario Monti sia uno dei tanti esponenti di quei poteri bancario-economici europei e mondiali che mirano esplicitamente ad accordarsi tra loro per poi far pesare sui governi nazionali le decisioni che hanno già preso tra di loro, allo scopo di dominare gli aspetti socio-economici dei paesi. Una sorta di gruppo di privati ricconi che vogliono diventare “pardoni del mondo”.
     Qualcuno, i più allarmisti, hanno tracciato una vera e propria teoria del complotto mondiale, la teoria del NWO (New World Order, Nuovo ordine mondiale). Alcuni ci credono, altri no. Fatto sta che, almeno limitatamente al caso in questione, emergono sempre più prove del fatto che Mario Monti sia un esponente della finanziocrazia europea.
     Nel filmato che segue Monti espone alcuni punti da un intervento sulla finanza: tra le tante cose che dice (potete trovare la versione integrale dell’intervento a questo link), c’è un punto che richiama quanto detto sopra: che le crisi servono per sottrarre sovranità alle democrazie.
     In un’analisi lucida e disumana, Monti mette in chiaro il concetto che quando c’è una crisi (e non parliamo di una crisi casuale, ma di crisi volute e pilotate), gli organismi superiori (nel nostro caso i poteri finanziari europei) possono per così dire “approfittarne” per insinuarsi nella ferita del dissesto economico per proporsi come valida alternativa di miglioramento e, con questa scusa, entrare a far parte del potere sovrano di quella specifica nazione al fine di controllarla a suo piacimento. «Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di gravi crisi per fare passi avanti […] I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni di parti di sovranità nazionali», dice Monti nell’intervento. Ovvero: uno stato (come l’Italia) può essere “aiutato” da questi poteri finanziari superiori solo se gli cede la sua sovranità… Che è come vendersi l’anima al diavolo!
     Ora, quando si cede la propria sovranità a qualcuno, gli si dà il permesso di mettere le mani sui propri affari e di decidere come gestirli. Ma “La sovranità appartiene al popolo”, dice la nostra Costituzione, all’articolo 1! Quindi siamo noi, popolo, i possessori di questa sovranità, ergo dovremmo decidere noi (con delle elezioni o magari con un referendum) se cedere la nostra sovranità a questi poteri perché crediamo che possano aiutarci. Ma così non è stato! Monti si è insinuato in Italia senza elezioni e senza alcuna consultazione popolare e lui, così tanto amato e benvoluto in Europa, è la persona giusta per permettere a chi sta in alto di svendere il patrimonio economico ed umano e tutto il mercato del lavoro a chi vuole essenzialmente (Io dico senza mezzi termini) avere delle colonie di schiavi che lavorano a basso costo, senza doversi fare carico di spendere soldi per dare loro servizi come una scuola efficiente, o una sanità gratuita ecc… La dittatura finanziaria, appunto, che porta all’apogeo della democrazia.
     Io ti aiuto (ovvero: ti tengo in fin di vita senza farti morire del tutto), ma tu in cambio mi fai mettere le mani sugli affati del tuo paese: mi fai entrare nella tua politica, mi fai fare delle leggi che piacciono a me, mi fai gestire la tua economia, devi in sostanza rispettare le mie condizioni, sennò coli a picco.
     Un ricatto a tutti gli effetti. Alla faccia dell’Unione Europea. Sono dimaniche che vengono in realtà denunciate da decenni e la crisi finanziaria scoppiata qualche anno fa negli USA e che ha aggiunto anche l’Europa è stato il pretesto migliore per permettere ai padroni del mondo di allungare le mani sui nostri soldi e i nostri diritti. In realtà hanno già cominciato: Spagna e Grecia sono già cadute! Con la scusa della crisi si riescono a imporre ai paesi condizioni di vita anche assurde: «è per il tuo bene!». Ricordo ancora una volta che, per esempio, la Troika impose alla Grecia di aumentare il numero di ore di lavoro (senza adeguamento salariale) e il governo greco ha autorizzato la messa in vendita di cibo scaduto nei supermercati… Lavoratori-schiavi a basso costo, appunto.
     È dittatura! A tutti gli effetti. Dittatura della finanza, che pretende di far nascere i soldi dai soldi, e non dal lavoro vero, dalla vera attività umana, dall’economia reale. Non è nell’interesse di queste persone produrre ricchezza in un paese come il nostro: essi vogliono impossessarsi del potere di gestire la forza lavoro e di produrre soldi senza rimetterci troppo, quasi gratis. E questa forma di “risparmio” si realizza togliendo alla gente i diritti di cui godevano e che sono i vessilli della democrazia.
     Ma sentiamo le parole del nostro Monti, in un montaggio appositamente preparato (sentitevi liberi di consultare anche l’intervento esteso nel link sopra)…



     Se la cosa vi ha sconvolto, non temete, perché questi progetti non sono affatto la Bibbia. Possiamo opporci a queste dinamiche, per quanto sia difficile. Tanto per cominciare, possiamo (e dobbiamo!) impedire che persone come Monti vadano al governo o possano allearsi con un governo che li appoggia. Votiamo le persone nuove, che sono fuori da questi giri, gli invididui lontani da questo mondo sporco e subdolo! Si può fare, basta aprire la mente e compiere un piccolissimo atto di coraggio.
     Ancora una volta rinnovo la mia speranza affinché alle prossime politiche i cittadini possano aver sviluppato una forma di saggezza elettorale che li porti a dare il voto a un candidato che non abbia questo tipo di interessi e che possa far valere il potere che gli si conferisce per ripristinare le condizioni di normale democrazia, quella in cui c’è la cosiddetta giustizia sociale. Informatevi, dunque, leggete i programmi elettorali, state lontani dai telegiornali di parte, confrontatevi e interessatevi alla politica con quello spirito di responsabilità che ogni cittadino dovrebbe avere.


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