domenica 9 novembre 2014

“Ulisse”: Alberto Angela vi racconta la morte di Pompei ed Ercolano

     Se ieri sera avete scelto di passare una piacevole e rilassante serata a casa, spero che abbiate guardato la puntata di Ulisse – Il piacere della scoperta, programma condotto da Alberto Angela, uno dei più preziosi divulgatori scientifici che il nostro paese possa vantare. Si è trattato di una puntata meravigliosa, condotta in maniera eccellente, esaustiva e particolareggiata, che al sottoscritto è piaciuta tantissimo, al punto che Sapere audeo non poteva non citarla.
     L’argomento, frutto di anni di studio, ricerche e approfondimenti, è stato uno degli episodi più famosi del mondo: la distruzione di Pompei ed Ercolano dopo l’apocalittica eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Alberto Angela, preciso e chiarissimo, non ha solo ricostruito fedelmente la “dinamica” di quella tragedia, ma ha anche sfatato falsi miti su quell’evento così celebre da richiamare turisti da ogni parte del mondo.

     Recandosi sul posto, Angela ci mostra le case di queste società scomparse, il legno ancora conservato, le suppellettili e le pitture, ci descrive nel dettaglio come ha eruttato il Vesuvio e come sono morte le persone, cos’hanno visto e come hanno sofferto mentre morivano; ci mostra i cadaveri di quegli uomini nel momento in cui hanno esalato l’ultimo respiro, ci parla del paesaggio dell’epoca e dei segni che preannunciavano la tragedia.

     Sulla sua pagina di Facebook Angela ha anche preannunciato l’uscita di un nuovo libro relativo all’argomento.

     Il consiglio è di guardare questa puntata: il titolo è Vivere e morire a Pompei. Anche le altre sono belle, ma questa si è davvero particolarmente distinta per la sua forza didascalica e per il pathos che ha saputo trasmettere, oltre che per la sua fedeltà ai fatti storici. Seguite quindi il link sotto appena avete un paio d’ore libere: mi ringrazierete!



     Se vi interessano le altre puntate, potete trovarle sul sito ufficiale di Ulisse – Il piacere della scoperta.



     E a proposito degli scavi di Pompei, vi ricordo che siete ancora in tempo per sottoscrivere gratuitamente la petizione che può salvare il recupero del sito archeologico: per sapere come basta leggere qui.


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