Se
ieri sera avete scelto di passare una piacevole e rilassante serata a casa,
spero che abbiate guardato la puntata di Ulisse
– Il piacere della scoperta, programma condotto da Alberto Angela, uno dei più preziosi divulgatori scientifici che il
nostro paese possa vantare. Si è trattato di una puntata meravigliosa, condotta
in maniera eccellente, esaustiva e particolareggiata, che al sottoscritto è
piaciuta tantissimo, al punto che Sapere audeo
non poteva non citarla.
L’argomento,
frutto di anni di studio, ricerche e
approfondimenti, è stato uno degli episodi più famosi del mondo: la distruzione di Pompei ed Ercolano
dopo l’apocalittica eruzione del Vesuvio
del 79 d.C. Alberto Angela, preciso e chiarissimo, non ha solo ricostruito
fedelmente la “dinamica” di quella tragedia, ma ha anche sfatato falsi miti su
quell’evento così celebre da richiamare turisti da ogni parte del mondo.
Recandosi
sul posto, Angela ci mostra le case di queste società scomparse, il legno
ancora conservato, le suppellettili e le pitture, ci descrive nel dettaglio come
ha eruttato il Vesuvio e come sono morte le persone, cos’hanno visto e come
hanno sofferto mentre morivano; ci mostra i cadaveri di quegli uomini nel
momento in cui hanno esalato l’ultimo respiro, ci parla del paesaggio dell’epoca
e dei segni che preannunciavano la tragedia.
Sulla
sua pagina di Facebook Angela ha anche preannunciato l’uscita di un nuovo libro
relativo all’argomento.
Il
consiglio è di guardare questa puntata: il titolo è Vivere e morire a Pompei. Anche le altre sono belle, ma questa si è
davvero particolarmente distinta per la sua forza didascalica e per il pathos
che ha saputo trasmettere, oltre che per la sua fedeltà ai fatti storici.
Seguite quindi il link sotto appena avete un paio d’ore libere: mi
ringrazierete!
Se
vi interessano le altre puntate, potete trovarle sul sito ufficiale di Ulisse –
Il piacere della scoperta.
E
a proposito degli scavi di Pompei, vi ricordo che siete ancora in tempo per
sottoscrivere gratuitamente la petizione che può salvare il recupero del sito
archeologico: per sapere come basta leggere qui.
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