Tutti, anche i sassi, conoscono gli scavi
di Pompei: sono il sito archeologico dell’epoca romana più famoso e meglio
conservato al mondo. Quest’area, riportata alla luce nel XVIII secolo e mappata
interamente a fine ’800, è il punto di riferimento più importante per gli
archeologi dell’età antica, nonché una grande fonte di pubblicità per il nostro
paese, poiché richiama un numero impressionante di turisti ogni anno (il
Ministero dei Beni Culturali fa sapere che nel 2013 il guadagno ha superato i
20 milioni di euro!). Si tratta di un bene talmente importante che l’UNESCO lo
dichiara patrimonio dell’umanità.
Nel 2010 c’è il crollo della Domus dei Gladiatori,
a marzo 2014 ben tre crolli vengono registrati in meno di 24 ore e a giugno
altri due cedimenti strutturali. La situazione è chiara: Pompei è abbandonata.

Riparte il Futuro, da
sempre attivo in questi casi, ha lanciato una petizione, che chiediamo di
firmare gratuitamente, con cui si chiede alla Camera un’audizione del generale
Nistri affinché la sua relazione sia resa nota. Ricordiamo infatti che il
generale ha anche proposto una procedura per ampliare la partecipazione dell’opinione
pubblica alla questione e rendere noti tutti i passaggi delle procedure,
improntando la cosa alla massima trasparenza possibile. Quando la gente
partecipa, infatti, è molto più difficile che si verifichino episodi di
corruzione.
Firmiamo dunque, e facciamo firmare,
questa necessaria petizione, permettiamo a Pompei di rialzarsi in tutto il suo
splendore, perché è perfettamente possibile! Ci sono 105 milioni di euro già
pronti!
Nessun commento:
Posta un commento