Alzare
il numero minimo di firme necessarie ai cittadini per chiedere un referendum da
500mila o 800mila firme: cosa vi sembra se non togliere ai cittadini la
possibilità di intervenire nella gestione della politica? Eliminare l’eleggibilità
dei senatori per renderli nominabili, non dai cittadini ma dai politici stessi:
cosa vi sembra se non togliere ai cittadini la possibilità di intervenire nella
gestione della politica? La Corte Costituzionale dice che la legge elettorale
attuale (il Porcellum) è illegale perché non consente ai cittadini di esprimere
preferenze? E nella nuova legge elettorale si continuano a lasciare le
preferenze bloccate: cosa vi sembra se non togliere ai cittadini la possibilità
di intervenire nella gestione della politica?
Sono
solo alcuni esempi dei contenuti della cosiddetta “riforma” che questo governo
sta sostenendo, impedendo al Parlamento di fare il suo vero lavoro: fare leggi.
Matteo Renzi, con la collaborazione del condannato Silvio Berlusconi e del suo
braccio destro (imputato in vari processi) Denis Verdini, sta portando avanti
questo progetto totalmente e ingiustificabilmente antidemocratico, il cui succo
si può riassumere nell’espressione: “I cittadini non devono rompere le scatole,
chi governa deve poter fare quello che vuole senza una controparte che possa
ostacolarlo: basta dire loro che è fatto per il bene del paese e se ne staranno
buoni”.
Ma
per fortuna non tutti sono idioti e non tutti si fanno infinocchiare. Ecco
perché è molto importante che l’opinione pubblica faccia capire a questi
criminali che i loro veri obiettivi sono stati riconosciuti e che nessuno vuole
quelle che spacciano per riforme. Se una questione prende peso nel dibattito
pubblico è più difficile per la casta politica far approvare certe leggi
criminali.
Il
fatto quotidiano, sempre molto attento e attivo in queste questioni, lancia (e
non è la prima volta) un appello, una petizione che i cittadini possono firmare
comodamente da casa, in modo gratuito e in 3 secondi. È il modo che abbiamo di
usare uno strumento democratico (finché ce li lasciano) per fermare lo scempio
autoritario che Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e i loro alleati (con il
benestare di Giorgio Napolitano) stanno per compiere. La firma di ognuno avrà
un peso enorme e i cittadini intelligenti lo hanno capito: in pochissime ore si
sono superate le 100mila firme previste inizialmente e ora si punta a quota
500mila. I
più grandi intellettuali e uomini di legge stanno sostenendo questo appello: da
Rodotà a Zagrebelsky.
Ecco
la pagina da cui potete apporre la vostra firma di cittadini liberi e non
schiavi inerti di imbroglioni e condannati
Qui
trovate il testo dell’appello… A questo link potete invece leggere le 10 bellissime controproposte che Il fatto quotidiano
ha lanciato in sostituzione di quelle di Renzi, Berlusconi & Co.
A:
Giorgio
Napolitano, Presidente della Repubblica
Pietro
Grasso, Presidente del Senato
Laura
Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati
Matteo
Renzi, Presidente del Consiglio
Dite
no al Parlamento dei nominati e alle riforme che limitano i referendum e
uccidono la democrazia partecipata
LE
CONTRORIFORME dell’Italicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal
governo con il pregiudicato Silvio Berlusconi e il plurimputato Denis Verdini:
-
consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati a
propria immagine e somiglianza (con le liste bloccate per la Camera),
addirittura aboliscono l’elezione dei senatori (scelti dalle Regioni fra
consiglieri e sindaci, ridotti a un ruolo decorativo e per giunta blindati con
l’immunità-impunità) e tagliano fuori i partiti medio-piccoli (con soglie di
sbarramento abnormi);
-
trasformano il Parlamento nello zerbino di un premier-padrone, “uomo solo al
comando” senza controlli né contrappesi, con una maggioranza spropositata che
gli permette di scegliersi un presidente della Repubblica e di influenzare
pesantemente la Corte costituzionale, il Csm, la magistratura e l’informazione
televisiva e stampata;
-
espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i
referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di
iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura 250mila firme).
DICIAMO
NO ALLA SVOLTA AUTORITARIA, come i migliori costituzionalisti italiani hanno
definito il combinato disposto delle due controriforme, ispirate – consapevolmente o meno – al “Piano di
Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli.
DICIAMO
SÌ ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATA e vi chiediamo di sostenere solo riforme istituzionali
che rispettino lo spirito dei Padri Costituenti del 1946-’48: restituendo ai cittadini il diritto
di scegliersi i parlamentari e coinvolgendoli nella cosa pubblica; tutelando le
minoranze e le opposizioni; allargando gli spazi di partecipazione diretta alla
formazione delle leggi; limitando l’immunità parlamentare alle opinioni
espresse e ai voti dati e abolendo i privilegi impunitari in materia di
arresti, intercettazioni e perquisizioni; combattendo i monopòli e i conflitti
di interessi, specie nel mondo della televisione e della stampa; ampliando l’indipendenza
e l’autonomia dei poteri di controllo, dalla magistratura all'informazione.
Antonio Padellaro
Marco
Travaglio
Peter Gomez
e la redazione del Fatto Quotidiano
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