giovedì 17 novembre 2011

Governo Monti: il premier presenta la lista dei ministri

     Risale a ieri 16 novembre 2011 la presentazione, da parte del neopremier Mario Monti, della nuova squadra di governo che dovrebbe governare fino al 2013 con l’esplicito obiettivo di risanare la crescita economica dell’Italia. Dopo aver accettato definitivamente l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, Monti ha dato lettura dei ministri del nuovo governo in conferenza stampa, sottolineando quella che lui stesso ha definito «la logica di questo governo», ovvero «mettere al centro le iniziative coordinate per la crescita e lo sviluppo».
     La lista comprende 17 tecnici, tra avvocati, militari, ambasciatori, ingegneri, medici… Dei 17 ministri, di cui 5 sono senza portafoglio, si può leggere una breve biografia, tra l’altro, nei due articoli pubblicati rispettivamente da la Repubblica e da Il fatto quotidiano. Elenco di seguito la lista di questi ministri con il rispettivo dicastero:

Ministri con portafoglio
Mario Monti: Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero dell’Economia e delle Finanze
Anna Maria Cancellieri: Ministero dell’Interno
Giulio Terzi di Sant’Agata: Ministero degli Affari esteri
Paola Severino: Ministero della Giustizia
Francesco Profumo: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Renato Balduzzi: Ministero della Salute
Giampaolo Di Paola: Ministero della Difesa
Corrado Passera: Ministero dello Sviluppo economico e Ministero delle infrastrutture e trasporti
Corrado Clini: Ministero dell’Ambiente
Marco Catania: Ministero della Politiche agricole e forestali
Elsa Fornero: Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
Lorenzo Ornaghi: Ministero per i Beni e le attività culturali

Ministri senza portafoglio
Piero Giarda: Rapporti con il Parlamento
Fabrizio Barca: Coesione territoriale
Andrea Riccardi: Cooperazione internazionale
Enzo Moavero Milanesi: Affari europei
Piero Gnudi: Turismo e sport

     Nella prima riunione il premier Monti proporrà la nomina a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio di Antonio Catricalà. Comincia così questa nuova parentesi della storia del nostro paese, che si propone, più che all’insegna dell’apoliticità, come pure si conviene a ogni governo tecnico, alla collaborazione dei “tecnici” con le forze politiche, senza il clima di inasprimento che ha caratterizzato gli scontri di fazione degli ultimi tempi. Intanto i più scettici gridano già al governo in mano alle banche. Staremo a vedere…

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