Il mondo della pubblicità è davvero ricco di trovate fantasiose. Certo, guardandolo con occhio critico verrebbe da dire che tutti gli spot hanno in comune il fatto di essere manipolatori, ingannevoli, perché devono indurre il pubblico a comprare. E infatti dietro uno spot lavorano quadre di professionisti: grafici, psicologi, scenografi, attori, musicisti… Ma, se lasciamo un attimo da parte l’analisi “critica” della pubblicità e ci concentriamo invece sul fattore estetico, dobbiamo ammettere per forza che nella maggior parte delle varie réclames ce n’è di fantasia!
Certo, molti degli spot pubblicitari che vediamo in TV sono vergognosi, spesso volgari, sterili o anche banali, come per esempio gli spot pubblicitari dei cellulari. Altri invece sono più carini. Altri ancora sono decisamente geniali! Tra questi ultimi ci sono molti spot di automobili. Quanti ne conosciamo? Fin da piccoli ne avremmo visti centinaia in televisione e di ogni tipo! E io, fin da quando ero bambino, ho sempre constatato che le trovate più bizzarre e creative sono state usate nelle pubblicità delle autovetture.
Certo, molti degli spot pubblicitari che vediamo in TV sono vergognosi, spesso volgari, sterili o anche banali, come per esempio gli spot pubblicitari dei cellulari. Altri invece sono più carini. Altri ancora sono decisamente geniali! Tra questi ultimi ci sono molti spot di automobili. Quanti ne conosciamo? Fin da piccoli ne avremmo visti centinaia in televisione e di ogni tipo! E io, fin da quando ero bambino, ho sempre constatato che le trovate più bizzarre e creative sono state usate nelle pubblicità delle autovetture.
Ora, elencare tutti gli spot di auto più belli è cosa da suicidio, però, scavando nella memoria e cercando in rete, mi è piaciuto linkarvene qui almeno dieci, tra i più belli che io ricordi, in una piccola classifica dal meno carino al più fico. Chissà che, guardandoli (o riguardandoli), non venga anche a voi da sorridere per la genialità che quei mattacchioni si sono inventati!
Alfa Romeo 159 Sportwagon
La bellezza di questo spot non fa affatto leva sull’auto in questione, di cui si vede una manciata di fotogrammi solo alla fine; piuttosto esso è degno di nota per l’aforisma di Erasmo da Rotterdam sulla follia come elemento naturale dell’uomo, letto da una calda voce maschile sulle note di Goldfish di Michael Andrews.
Ford Focus
Un palco, un’orchestra e degli strumenti musicali alquanto atipici. Titolo della melodia: Ode to a Ford, “Ode a una Ford”, pezzo espressamente scritto per questa pubblicità. Dove sta il bello? Nel fatto che la melodia è “suonata” usando i pezzi originali dell’auto: marmitte, sportelli, volanti, cofani… tutti riarrangiati a mo’ di strumenti musicali. La melodia è carina e a chi volesse ascoltarne la versione integrale lascio il video completo qui. Lo slogan viene da sé: «Nuova Ford Focus: magnifica esecuzione».
Peugeot 207
Al movimentato ritmo di Heartaches dei The Marcels, due coccinelle innamorate e piene di focosa passione si lasciano andare in espliciti scambi di effusioni nell’abitacolo dell’auto qui pubblicizzata, al punto da farla dondolare in mezzo al traffico in pieno giorno, quasi fosse l’amplesso della tipica coppietta clandestina costretta a “farlo in macchina” il sabato sera nell’angolino appartato di un parcheggio. Il tutto sotto gli occhi increduli dei passanti, che vedono l’auto muoversi apparentemente da sola. Lo slogan è esplicativo: “New Peugeot 207… and everything is more intense!”
Audi S3
Talmente leggera e guidabile che la si può usare per suonare. Questo è ciò che vuole dire questa pubblicità, in cui vediamo una famosa auto tedesca destreggiarsi in giro per una città, su strade costeggiate da bottiglie di vetro diversamente riempite d’acqua. Passando vicino a esse, con appositi plettri montati sui cerchioni, l’auto le sfiora e, dosando bene la velocità, ne fa uscire un motivetto famoso che riconoscerete subito.
Mercedes Benz Classe C
La vettura viene qui descritta col mix di due qualità che devono riassumerla: la potenza, personificata da un toro selvaggio, e l’eleganza, che ha le forme di una bella ballerina. Le immagini di questi due protagonisti sono prese da due video diversi sovrapposti uno all’altro, così da essere mostrati contemporaneamente: in questo modo, attraverso un sapiente uso di questo semplice effetto speciale, vediamo il toro e la ballerina muoversi armoniosamente su uno sfondo comune, con grande sincronia di movimenti e di pose, come se si fossero accordati prima. Come a raccontare, con gesti diversi, il succo della questione: che cioè «la potenza incontra l’eleganza», come dice lo stesso spot in conclusione. Molto poetico!
Audi A3 1.6 TDI Young Edition
Una bella metafora per una bella macchina. Un gigantesco cubo di Rubik di cristallo 9×9×9 è sospeso a mezz’aria in una stanza: in ogni cubetto che lo compone c’è un pezzo dell’automobile, che all’inizio è quindi frammentata e dispersa nelle sue componenti all’interno del cubo. Ma, proprio come il famoso rompicapo inventato da Ernõ Rubik nel lontano 1974, anche il cubo di cristallo inizia a ruotare attorno ai suoi assi e ad ogni rotazione i pezzi della vettura si incontrano, incastrandosi uno nell’altro. Mentre la bella colonna sonora di Thomas Süss (creata appositamente per questo spot) va avanti, vediamo l’auto prendere forma mano mano dentro questa geometria intelligente. Alla fine, quando il cubo è stato “risolto”, l’automobile nel suo complesso appare montata all’interno delle facce trasparenti. La scelta di questa rappresentazione si giustifica nello slogan dello spot: «Tecnologie efficienti, intelligentemente combinate».
Citroën Xsara Picasso
Uno spot famosissimo che tutti conoscono. Cominciava con la canzone dei Pink Martini Sympathique. Siamo in una catena di montaggio di automobili: uno degli spruzzatori che dovrebbero verniciare il telaio dell’auto si lascia prendere dalla sua vena creativa e, invece di stendervi sopra la solita, sterile vernice grigia, si sbizzarrisce a comporre dei motivi palesemente ispirati alla pittura cubista. Un sorvegliante passa per il giro di controllo, lo spruzzatore lo nota: rimette subito a posto il telaio-tela coprendo gli schizzi proibiti… ma non si nega la soddisfazione di lasciare almeno una firma su quell’auto e perciò si avvicina alla fiancata e scrive, chiaro ed evidente, “Picasso”.
Volkswagen Polo
Uno spot che nella bigotta Italia non potrebbe mai andare in onda. E infatti viene direttamente dalla Germania, accompagnato dal pezzo di Darwin Reez Radar detector. Questa volta, però, non vi scrivo alcuna didascalia, perché per apprezzare lo spot lo si deve davvero soltanto guardare: raccontandolo, vi toglierei il gusto. Alla fine dello spot appare una scritta: “Unverschämt gut”. È un gioco di parole: significa “incredibilmente buono”, ma “unverschämt” da solo vuol dire “sfacciato”, “sfrontato”, “spudorato”, “insolente”. Capirete perché…
Citroën C4
Un’auto robot, appena “svegliata”, fa stretching vicino a un cartello di un parcheggio a pagamento. Finiti gli esercizi, si ritrasforma in autovettura. Ma, appena parte la musica Jacques your body (Make me sweat), eccola che non resiste, si rialza letteralmente “in piedi” e, ritrasformatasi in versione robot antropomorfo, si scatena in una simpaticissima danza che ricorda le movenze di Tony Manero in Saturday night fever. Evidentissima la fonte cinematografica cui lo spot s’ispira: si tratta del film Transformers, dove i protagonisti sono appunto organismi robotici che si trasformano in veicoli di locomozione. Uno spot fenomenale!
Di questo spot esiste anche una seconda versione, sempre ispirata al film Transformers, in cui un’altra auto robot si fa una rilassante pattinata sfrecciando rapida e snella sulla lastra ghiacciata di un lago congelato in pieno inverno: potete guardare lo spot qui.
Peugeot 206 Coupé Cabriolet
Lo spot più bello di tutti secondo il modesto parere del sottoscritto. Al centro di un giardino principesco, colorato dalle note di Simply beautiful di Al Green, un pavone maschio si avvicina alla Peugeot, scrutandone incuriosito le linee eleganti. Preso dall’invidia, il pavone decide di lanciare all’auto il guanto di sfida e, messosi a paupulare con tanto di eco per ribadire il suo primato di più bello, eccolo aprire, fiero e orgoglioso, la sua bellissima coda. La vettura non si scompone: si limita ad aprire il suo tettuccio decappottabile con altrettanta serafica lentezza. Il pavone resta colpito: non se l’aspettava! Riconosciuta la sua inferiorità, richiude la coda e abbassa la testa in segno di sottomissione. GENIALE!!!
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