domenica 27 marzo 2011

Kate Winslet è Mildred Pierce


Il regista Todd Haynes.
     Dopo un anno sabbatico preso in seguito alla consegna del premio Oscar come miglior attrice protagonista per il film di Stephen Daldry The reader (2008), Kate Winslet si rimette all’opera e si tuffa in un nuovo progetto televisivo: la miniserie in cinque parti Mildred Pierce, tratta dall’omonimo romanzo del 1941 di James M. Cain.
     Kate aveva già convinto critica e pubblico con interpretazioni di rilievo e varie, come la Ophelia nello Hamlet (1996) del grande Kenneth Branagh, la Rose DeWitt Bukater in Titanic (1997) di James Cameron, che la consacrò definitivamente alla fama internazionale, o ancora, con ruoli più recenti, come Hanna Schmitz del succitato The reader e April Wheeler in Revolutionary road (2008) diretto da Sam Mendes, per il quale ricevette il premio Golden Globe, sempre come migliore attrice protagonista; ora, all’età di 35 anni e passa, la “English Beauty” torna sul piccolo schermo con questa nuova trasposizione cinematografica diretta da Todd Haynes, in onda negli Stati Uniti da oggi, 27 marzo 2011, sul canale HBO in prima serata.


Produzione
     Todd Haynes
     Christine Vachon
     John Wells
     Pamela Koffler
     Ilene S. Landress

Regia
     Todd Haynes

Sceneggiatura
     Todd Haynes
     John Raymond

Musica
     Cartel Burwell

Cast
     Kate Winslet
nel ruolo di Mildred Pierce
     Guy Pearce
nel ruolo di Monty Beragon
     Evan Rachel Wood
nel ruolo di Veda Pierce
     James LeGros
nel ruolo di Wally Burgan
     Melissa Leo
nel ruolo di Lucy Gessler
     Brían F. O’Byrne
nel ruolo di Bert Pierce
     Mare Winningham
nel ruolo di Ida Corwin
     Hope Davis
nel ruolo di Mrs. Forrester


Guy Pearce è Monty Beragon.






     Siamo nell’America degli anni ’30 e Mildred Pierce è una donna affascinante dalle bellissime gambe e con un’ottima abilità culinaria, sposata e con due figlie. Ben presto divorzia da un marito fannullone e si ritrova da sola a dover mandare avanti la famiglia come cameriera in un “diner”. Sembrava condannata a un’esistenza anonima e ordinaria, sennonché Mildred decide di non restare appesa a questo filo e, con una determinazione che solo le donne sanno manifestare, si riscatta socialmente: in un’America che sta sprofondando in preda alla tragedia della Grande Depressione, lei riesce, con un contrasto notevole, a risalire, aprendo un ristorante tutto suo e instaurando una relazione con un altro uomo, Monty Beragon (interpretato da Guy Pearce). Si assiste così alla storia di una donna che con le sue sole forze mette in piedi un vero e proprio piccolo impero.
Evan Rachel Wood è Veda Pierce.
     Ma Mildred non è solo la donna forte che riesce a sfidare un destino duro ottenendo una rivincita. È anche una madre e la sua figlia più bella, Veda (Evan Rachel Wood), è ciò su cui ella riversa le sue aspirazioni e i suoi sogni. Mildred ha un vero e proprio attaccamento nei confronti di Veda, vuole per lei il meglio, la protegge, forse troppo e, anzi: è proprio questa sua tensione nei confronti della figlia a darle la forza per compiere la sua scalata. Non si tratta solo di restare a galla nei tempi duri della Depressione: Mildred non vuole solo «sopravvivere, ma proprio far bene, molto bene», ha descritto Kate. Ma, come spesso accade, questo eccesso di attaccamento suscita una risposta negativa in Veda, che snobba sua madre e la tratta con disprezzo, con atteggiamenti di ingratitudine e opportunismo. Per tutte le oltre cinque ore di questa miniserie, che si snodano in un racconto dilatato in diversi anni, Mildred tenta in tutti i modi di riconquistare l’amore e il rispetto di sua figlia, che rappresentano il solo fulcro attorno cui ruota tutta la sua vita affettiva.

Kate Winslet è Mildred Pierce.

     La Mildred di Todd Haynes non è la prima nel mondo del cinema: nel 1945 già Joan Crawford interpretò questo ruolo, diretta da Michael Curtiz in una pellicola di un’ora e 40 minuti. Qui invece siamo di fronte a una storia che si prende più spazio, divisa, appunto, in cinque episodi e che, quindi, ha richiesto delle cure diverse e un’attenzione maggiore. La stessa Kate ha dichiarato «È stato molto più impegnativo di ogni altro progetto cinematografico dai tempi di Titanic»; ma Haynes non ha avuto dubbi sulla scelta della protagonista: «Lei era la sola attrice che avrei potuto vedere interpretare questa parte».


     Per tutti gli estimatori di Kate Winslet questa miniserie rappresenta davvero un richiamo gustoso: si tratta di un ruolo delicato, dove cozzano, scontrandosi e mischiandosi, paure e rabbie, impeti e speranze, passioni e sogni. Tutti concentrati nella sola figura di Mildred, personaggio quindi densissimo, che è presente non a caso in ogni singola scena. Un ruolo simile di madre lasciata sola costretta a fronteggiare delle difficoltà era stato bene interpretato da Angelina Jolie quando vestì i panni di Christine Collins in Changeling (2008, regia di Clint Eastwood), ma qui assistiamo a una rappresentazione di più ampio respiro, che non si limita a descrivere una storia individuale, bensì si snoda e si amalgama con uno sfondo storico reale che rende tutto più difficile (dando così alle azioni della protagonista ancora più eco) e dove il genere noir del racconto di Cain viene rappresentato egregiamente grazie alla bella (ma bella!) fotografia e alle luci molto naturali, che in momenti opportuni sanno sottolineare le scene dialogiche più piene di tensione attraverso dei bui e delle ombre molto espressive. Le musiche di Carter Burwell fanno da cornice narrativa al racconto.

     Nel video sottostante viene presentato un “dietro le quinte” della miniserie, descrivendo le varie fasi della preparazione di questo progetto e i professionisti chiamati come consulenti. Non vi viene citato, ma vale la pena ricordarlo, il celebre chef italo-americano Tom Colicchio, chiamato qui a insegnare a Kate nuove tecniche culinarie (il personaggio di Mildred lavora nel settore della ristorazione): l’attrice, che ha avuto figli da due matrimoni, era già anche un po’ mamma-casalinga avvezza a districarsi tra i fornelli prima di questo progetto, quindi si è detta molto contenta di questa consulenza.




     Nell’attesa, dunque, che Mildred Pierce arrivi anche in Italia, facciamo i migliori auguri al cast e alla squadra che vi ha lavorato dietro per un giusto successo. Staremo a vedere.

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