Alessandra
è affetta da amiotrofia spinale, una
malattia che danneggia una parte del sistema nervoso (il midollo spinale
anteriore) che è responsabile del controllo volontario di una grandissima parte
di muscoli del corpo. Alessandra è costretta a vivere in un corpo di cui non
può controllare e decidere i movimenti, poiché i suoi muscoli non si attivano,
è invalida al 100% e la sua esistenza è fortemente compromessa. Il suo disturbo
non le permette di svolgere un lavoro, di allacciarsi le scarpe e di compiere i
più banali movimenti della vita quotidiana, nemmeno di respirare in modo normale. Il marito di Alessandra è
cassintegrato e percepisce solo 540 euro mensili: troppo pochi per il mutuo
(500 euro solo quello) e le altre spese, tra cui quelle mediche per Alessandra,
che è destinata a morire poiché la sua malattia è progressiva.
Già, a
morire… Dev’essere questo che hanno pensato gli addetti a questi “tagli” che
lasciano sotto un ponte persone malate, che sono una categoria debole e che
dovrebbero avere la precedenza nell’essere tutelati. “Tanto deve morire”. E se
non l’hanno detto, è come se lo avessero fatto, perché il risultato è comunque
sempre quello: che Alessandra e suo marito vivono completamente dimenticati
dallo Stato italiano, che non tiene minimamente conto della loro condizione, tutto
impegnato nella sua politica di tagli a spese dei cittadini per continuare a
garantire i super-stipendi ai parlamentari, nella totale e spudorata
indifferenza della gente che non riesce nemmeno a fare un pasto decente durante
la giornata. Che mangino brioches!,
pare sentir dire!
Alessandra
lancia un appello al blog di Luca Faccio, che scrive per Il fatto quotidiano, dove chiede ai politici di intervenire per lei
e per coloro che condividono la sua stessa inconcepibile condizione.
Quello
che ci dovrebbe venire spontaneo fare è aiutare queste persone. Si dà il caso
che lo si possa fare, effettuando un versamento a piacere sul loro conto
corrente, in modo da non permettere a questo stato di mafiosi (e lo intendo
letteralmente) di schiacciare la dignità dei cittadini per i quali dovrebbe
lavorare.
Chiunque
fosse intenzionato a un atto non dico di solidarietà, ma di giustizia, ecco le
coordinate bancarie con cui effettuare il versamento:
IBAN: IT34 A061 3039 4101 0000 0000 404
Alessandra Incoronato e Giovanni Edoardo Rame
CASSA DI RISPARMIO DI CIVITAVECCHIA
E questo
è l’appello di Alessandra.
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