domenica 12 novembre 2017

Sesso orale al “glande” fratello? Chi si indigna è un cretino

     Grande Fratello sempre più vergogna. Impazza sul web in queste ore il nuovo scandalo made in Mediaset, ennesima bassezza di questa TV spazzatura.
     Sul fatto in sé non vale la pena spenderci che poche pennellate ed è quindi presto detto: la concorrente Cecilia Rodriguez (degna sorella di cotanta Belen, quella del “vi mostro la mia farfalla) ha praticato un atto sessuale orale su Ignazio Moser nella Casa del GF Vip, con tutti gli altri concorrenti ancora svegli e a pochi metri da loro.
     Una copula veloce veloce, come quelle dei cani randagi che si accoppiano agli angoli dei vicoli in mezzo alla spazzatura.

     Ora, in seguito all’evento cori e cori di lamentele si sono levate in quello che ora è il nuovo spazio dellopinione pubblica, il web. Gli utenti gridano allo scandalo e reclamano a gran voce lespulsione dei concorrenti, gli stessi utenti che magari davanti a scandali ben più urgenti della politica (come leggi elettorali incostituzionali o arresti di politici appena eletti) stanno zitti e se ne fottono beatamente.

     Ebbene, lo dirò chiaramente: chi si indigna per un pompino in diretta in un programma televisivo come il Grande Fratello è due volte un cretino.
     In primis è un cretino perché guarda il Grande Fratello e già questo basterebbe da solo; ma più che altro è un cretino perché crede che quella fellatio sia un incidente di percorso, un eccesso, una cosa che va oltre gli obiettivi del programma e che, quindi, in quanto tale, andrebbe punita. Quel rapporto orale, che fuori da quel contesto non avrebbe niente di male, non è un eccesso del programma, bensì è il programma!
     Chi non ha ancora capito che programmi come il Grande Fratello sono fatti apposta per fare ascolti su questo tipo di scandali è, a ben vedere, un vero cretino. Questi format televisivi sono pensati per giocare sul sesso, sulla volgarità, sulle banalità, sullignoranza ostentata senza pudore, sul becero... tutto per suscitare lattenzione malata della gente che non deve ormai nemmeno più essere intrattenuta, quanto piuttosto distratta e involgarita.

     Qui il sesso è lultimo dei problemi. Il vero problema è il pubblico, che continua, coi suoi ascolti, a far esistere programmi come questi. Non è un caso che questo tipo di televisione si sia sviluppato. Essa nasce con degli obiettivi ben precisi: allontanare la gente dalle questioni davvero importanti. Distrarre le persone, sottoporle a un continuo bombardamento di insulsaggini, di contenuti vuoti, possibilmente farciti di cose volgari, che suscitino gli istinti più bassi, quelli più immediati, che fanno quindi più presa.
     Così i produttori fanno soldi a palate con gli ascolti, mentre la gente guarda contenuti vuoti o diseducativi. Qualcuno dirà che occorre distrarsi, svagarsi e la TV serve anche a questo. Ma certo! Ma svagarsi non implica per forza farsi vomitare addosso contenuti che non solo non solo divertenti, ma sono addirittura dannosi per i più giovani.

     E proprio i più giovani sono il cuore della questione: chi è più attempato e ha visto nella sua vita forme di intrattenimento televisivo più normali può, in teoria, ancora fare un paragone e rimanere disgustato (per quanto io stesso conosca molti adulti che si sono ormai assuefatti alla nuova logica del trash televisivo). Ma chi è nato direttamente in questa epoca, chi è cresciuto nel trash, a pane e veline, chi ha sempre e solo visto La fattoria, Lisola dei famosi, Uomini e donne ecc quel paragone non può farlo. E crede che questa TV sia la norma. E verrà esposto a modelli di comportamento assolutamente deviati. E non per il sesso in sé, ripeto: ma per limmagine che del sesso (e dei rapporti umani in generale) ricevono da questi programmi.
     Chi viene esposto a tutto questo e lo ritiene normale inevitabilmente arriverà a fare un certo tipo di cose. Siete scettici? Guardate le foto che le ragazzine postano su Facebook o su Instagram e confrontatele con quelle, ad esempio, di Belen: uguali! Non sono foto ricordo, scatti di momenti felici che si vuole condividere, bensì pose perfettamente studiate per far emergere il seno, i glutei, spesso con del nudo appena coperto, con opportuni effetti prospettici, magari anche con qualche modifica per accentuare le rotondità. I ragazzi entrano in contatti col sesso in questo modo voyeuristico, le ragazzine credono che questo sia il modo corretto di avere successo sociale; non si comportano da persone, ma da vetrine e non desiderano essere apprezzati in quanto esseri umani ma solo ricevere dei Mi piace, nuova forma di masturbazione social 2.0.
     Se farsi riprendere in video mentre si amoreggia così spudoratamente viene sentito come normale allora non sorprendiamoci se poi i ragazzini mettono sul web video di rapporti sessuali girati col telefonino, magari all’insaputa delle interessate, che poi si ritrovano sputtanate e socialmente morte, perché poi a scuola verranno derise o molestate e dovranno quindi cambiare scuola o trasferirsi o, quando questo non basta, uccidersi del tutto, come è successo a Tiziana Cantone.
     E questo che ho detto sul sesso vale in realtà per ogni altro tipo di interazione che ugualmente può deviare la crescita dei ragazzi: aggressività, mancanza di empatia, di ascolto, pressappochismo, ignoranza... sono tutti modelli che da quella TV arrivano agli adolescenti, che non potranno che incamerare tutto questo e farne parte di sé, chi più chi meno.

     Una buona televisione è in grado di intrattenere, divertire, suscitare il anche riso senza danneggiare il pubblico, senza necessariamente disabituare la gente al senso del bello, della misura, al culto della forma, alleducazione, alla decenza. Questa televisione invece vuole creare, soprattutto tra i più giovani, individui ignoranti, volgari, trogloditi, incivili, incapaci di controllarsi e di saper stabilite relazioni sane. Individui del genere, infatti, diventeranno molto più facilmente privi di senso critico, e quindi perfetti per il nostro sistema economico e politico, che richiede che la grande massa delle persone si comporti da consumatori compulsivi che spendano 1200 euro per l'iPhone X per limmagine che ne deriva (il culto dellimmagine, il culto dellapparenza, della vuota apparenza); individui così, disabituati al senso della misura, saranno gli stessi che quando andranno a votare lo faranno in modo superficiale o, peggio ancora, non voteranno affatto, perché convinti (magari da quella stessa TV) che tanto sono tutti uguali e non cambierà mai niente.

     Jean Claude Michéa, ne L’insegnamento dellignoranza, descrive bene come sia nata lidea di distruggere i valori sociali della decenza attraverso la TV: i grandi uomini di potere del mondo, che controllano le politiche dei governi, scoprirono che...
     [...] nel secolo a venire, i due decimi della popolazione attiva sarebbero stati sufficienti per costruire l’attività dell’economia mondiale. Su tali basi, l’unico problema “politico” che l’ordine capitalista avrebbe dovuto affrontare sarebbe stato quello della governabilità dei restanti otto decimi di popolazione mondiale, messa al bando e dichiarata inutile dalla logica neoliberista. Fu accolta come soluzione a tale dibattito la proposta di Zbigniew Brzezinski, ex consigliere di Jimmy Carter e co-fondatore della Commissione Trilaterale. L’idea era semplice: intrattenimento e sesso. La parola contenitore creata ad hoc, che descrive al meglio l’utilizzo delle così dette armi di distrazione di massa, è tittytainiment (“entertainiment and tits”, ovvero “divertimento e tette”). Lo scopo è quello di intrattenere la grande massa, di tenere alta la soglia del “buon umore”, con diversivi divertenti, feticci tecnologici, distruzione dei valori, delle identità e cibo a sufficienza per tenere in standby la popolazione in eccesso.

     E anche Noam Chomsky, quando elenca le famose 10 regole per il controllo sociale, non tace questo aspetto:
L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti. [...] Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali.

     Cosa fare allora davanti a casi del genere? Indignarsi ormai è cosa superflua, quasi patetica. Ancora più patetici sono gli hashtag che si sprecano sul web contro eccessi che possono benissimo diventare normali se ripetuti per gradi. Se davvero si vogliono prendere le distanze da questo genere di contenuti, risparmiatevi i vostri ruggiti da tastiera, le lettere di protesta e perfino la più nobile petizione online che vi verrebbe in mente di firmare, e fate piuttosto la sola cosa sensata che si possa fare in questi casi: spegnete la TV spazzatura. Non siate il pubblico di questa TV. Fatela morire con la vostra indifferenza. Boicottatela, ignoratela, disprezzatela, negatele il vostro tempo e la vostra attenzione.
     Preferite forme e programmi di intrattenimento che non ci rendano bestie. E se non ne trovate, allora vuol dire che la TV in generale non vale la pena di essere guardata: tanto si vive benissimo anche senza.

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